L’Idimed si occuperà di "qualificare" il prodotto attraverso una comunicazione strategica capace di raggiungere alcuni target selezionati. La Comunità attenta al cibo salutistico, al prodotto naturale, alla frutta che segue una filiera tracciata, alla produzione regionale, alla sostenibilità delle tecniche di produzione e all’impatto sociale. Un pubblico sensibile alle iniziative di promozione focalizzate sulla dimensione esperienziale (laboratori di assaggio e degustazione). Una particolare attenzione sarà inoltre dedicata alla promozione nei settori di filiera quali il food e beverage (barman, chef, pasticceri …) e il canale HORECA. L’Istituto contribuirà con la cosulenza del "comitato degli esperti" composto da oncologi, nutrizionisti, agronomi, botanici, psicologi, formatori e catalizzerà il suo network di riferimento (Associazioni del settore culinario, enogastronomico, testate giornalistiche, canali e riviste tematiche).
L’attività di comunicazione e diffusione dei risultati sarà inoltre realizzata con la partecipazione agli eventi culturali che l’Idimed organizza nel corso dell’anno solare. Per quanto riguarda l’industria di trasformazione, le innovazioni saranno sia di processo che di prodotto, e riguarderanno due grandi tematiche: a) l’utilizzo di nuove tecniche di conservazione capaci di mantenere sicurezza e qualità più a lungo fino al consumatore finale per i prodotti della IV gamma; b) l’individuazione delle tecniche di trasformazione più idonee a mantenere inalterate le caratteristiche dietetiche e nutraceutiche del frutto appena raccolto. Nello specifico, per quanto riguarda il primo punto (a), il Dipartimento SAAF, grazie ai numerosi studi pubblicati,
trasferirà le sue conoscenze sull’adozione di edible coating e del modified atmosphere packaging. Si tratta di due innovazioni volte a mantenere alto il livello di qualità dei frutti, limitando le perdite del prodotto dovute al rapido deterioramento durante la manipolazione, il trasporto e la conservazione, anche dopo essere stato allontanato dalla catena del freddo. Ciò comporta un prolungamento della shelf-life dei prodotti di IV gamma, mentre l’adozione di film plastici nel contempo potrebbe avere anche un ruolo rilevante sullo smaltimento del packaging così da guardare anche alla sostenibilità ambientale dei prodotti.